Tradizionalmente, nell’informatica, il primo esperimento di programmazione che un programmatore fa quando avvicina una nuova tecnologia si chiama “Hello world!”. Mi sembrava, quindi, un titolo adatto per un post sul come sia nato Buonacaccia (BC).
Era una calda sera nelle colline di Seeon… ehm… quella era un’altra storia ma Agosto è Agosto ed a Roma, nel 2011, era caldo uguale.
Complice l’ennesima estate senza ferie (a parte le Vacanze di Branco), nella desolazione metropolitana estiva, cercando di mettere in ordine alcune idee sulle Piccole Orme (a quel tempo ero il referente regionale Piccole Orme del Lazio) sono giunto alla folgorante conclusion che… “era tempo”.
Se ne parlava già da un po’ nelle riunioni con gli altri referenti regionali Piccole Orme che queste schede cartacee erano veramente un delirio e poi…
- Conoscevo bene il problema dal punto di vista organizzativo (ero referente regionale…)
- Conoscevo bene il problema come capo che iscriveva i suoi bambini
- Conoscevo bene il problema come capo campo che faceva campi (che faccio tutt’ora…)
- Lavoravo nella più grande software house del mondo (dove lavoro tutt’ora…)
- Erano appena state rilasciate in paio di tecnologie nuove utili
…se non lo facevo io, non lo faceva nessuno!
E’ nata l’idea di un programma che gestisse le iscrizioni regionali alle PO e, con un po’ di lungimiranza anche di altri eventi (e magari, altre regioni?).
L’IRO, al tempo Mauro Giannelli, era entusiasta: mi ha dato carta bianca ed un’intercessione presso la segreteria nazionale per tentare la prima (ed unica) integrazione con il database nazionale dei censimenti.
Due mesi dopo abbiamo portato un primo prototipo ai Responsabili Regionali, al tempo Chiara Clementi e Giacomo Ebner… ed era un GO!