Donazione

Quel progetto iniziato nove anni fa è arrivato al termine per cui era stato iniziato.
Quella visione di Servire ogni lupetto, coccinella, esploratore, guida, rover, scolta o capo attraverso l’informatica è arrivato a compimento.
Quello sforzo di costruzione, iniziato in casa nell’ennesima estate senza ferie, si è chiuso ufficialmente ieri sera a Salerno.

Di fronte ad un notaio con i Presidenti abbiamo firmato l’atto ufficiale di donazione di BuonaCaccia a favore di AGESCI.

Quando il progetto è partito ero referente alle Piccole Orme del Lazio, conoscevo gli eventi dal punto di vista del partecipante, del capo branco, del capo campo e dell’organizzatore; erano già diversi anni che collaboravo con la Segreteria Regionale Lazio e che lavoravo in nella più grande multinazionale del software con un’esposizione tecnologica decisamente fuori dal comune. E’ un progetto partito da un’idea, da un’opportunità e mi sono detto: “se non lo faccio io, non lo farà nessuno”. Ha sempre voluto essere un progetto nato dal basso sostenuto da chi sceglieva di usarlo, una proposta e non un’imposizione, una ricerca di consenso nel mettere a fattor comune le esigenze e le ricchezze di tutte le regioni, di tutti gli eventi cercando una mediazione che garantisse a tutti gli attori un servizio: dall’iscritto al capo campo, dalla segreteria ai quadri responsabili.

Da quando BuonaCaccia è entrato nell’ordinario di tutto, nel parlare di tutti, non solo come saluto, tante cose sono state dette: tante positive, tante negative, alcune lusinghiere, altre magari fuori luogo – fa parte delle “regole” del gioco.
Nel corso del tempo tante persone lo hanno criticato, alcune costruttivamente, altre meno – è sempre parte delle “regole” del gioco quando si arriva a toccare tante persone.
Poche persone hanno cercato di avversarne il percorso, molte di meno si sono rimboccate le maniche per aiutare – anche questo fa parte delle “regole” del gioco.
Ho chiesto, però, ad AGESCI di mantenere nel tempo la pagina delle “Informazioni su BuonaCaccia” perchè in quella pagina ci sono indicate delle persone senza le quali BuonaCaccia semplicemente non sarebbe stato.

In nove anni, con oltre 10.000 ore di investimento di tempo, il progetto è cresciuto quasi senza sosta, di anno in anno spesso raddoppiando la propria mole di lavoro mano mano che le regioni decidevano di aggregarsi – una cosa, però, non è cambiata: quasi 200.000 utenti, una sessantina di amministratori nelle segreterie ma sviluppo, manutenzione ed esercizio è sempre stato portato avanti da un “team”… di una persona. E tanto quanto più è cresciuto il carico di lavoro di BC, tanto più è cresciuto il mio e la responsabilità ad esso associata fino a superare, come è nella natura delle cose, i miei limiti.

C’è sempre un retrogusto di malinconia nel lasciare andare un progetto così lungo ed importante ma c’è anche il sollievo di non dover più sostenere da solo questa responsabilità e, non lo nego, anche la soddisfazione e l’orgoglio di aver lasciato il mio segno con “una cosa ben fatta”.
Perchè un aquilone voli serve il vento ma serve anche qualcuno che ne trattenga lo spago perchè si generi portanza altrimenti vola via e finisce per cadere al suolo: per nove anni ho tenuto io quello spago, poi cordino, poi fune, ultimamente catena… lo passo ora volentieri e con un grande sorriso ad AGESCI perchè possa continuare a tenerlo con energie ben superiori alle mie.

Non c’è altro da dire se non… BuonaCaccia!

Edoardo.

…dove faremo la nostra tana oggi? Perchè d’ora in poi seguiremo nuove tracce.