Su “domanda ed offerta”

Un tema sempre (sempre, sempre) molto discusso è la brutalità che ha assunto il processo d’iscrizione ad alcuni eventi.

Essì, perchè sono tutti sempre molto straniti dal fatto che un campo che si apre alle 9:00 sia pieno (inclusa la lista d’attesa) nell’arco di minuti – per capirci, parliamo di 15.000 (!) accessi in due o tre minuti.
Poi scattano le considerazioni sul come questo sia un sopruso, non sia leale, o sia uno scandalo che anche gli eventi scout sono diventati un “click day” ed al centro di tutto ciò, ovviamente, non c’è l’organizzazione dei campi ma il “messaggero”, BuonaCaccia.

Ad ora il processo di registrazione (la prima fase dell’iscrizione in cui si blocca il posto facendo partire i famigerati 9 giorni di tempo per completare la pratica) prevede tre passaggi: la risoluzione del reCaptcha (“non sono un robot”), l’inserimento dei codici personali, la conferma dell’indirizzo email associato all’attore primario dell’iscrizione. Chiaramente, su ciascuno di questi passaggi ci sono delle riflessioni acquisite negli ultimi sei anni.

  • Il reCaptcha: ritenuto da molti una seccatura (anche da me!) che porta a ritardare la registrazione laddove i secondi fanno la differenza. In realtà, questa funzionalità serve a tutt’altro. Poichè il processo di registrazione viene effettuato senza un utenza BC registrata, questo significa che senza un controllo di questo tipo, sarebbe possibile scrivere un “robottino” che provi a chiedere a BC tutti i codici personali di tutti esplorando così, i censimenti – tutela della privacy.
  • I codici personali: nei primi due anni di vita di BC, il processo iniziale di registrazione prevedeva la compilazione contestuale di tutta la scheda. Questo richiede ben più tempo di due codici personali ed il risultato è stato che… per non perdere tempo i capi compilavano la scheda mettendo un punto “.” su ogni campo per saltare i contri (Uh… “sono leali”…). Questo ha scatenato l’indignazione dei capi campo e la compilazione della scheda è stata spostata nei 9 giorni privilegiando l’accuratezza della compilazione. Chiaramente questo ha esasperato la velocità – e quindi il click day – della prima registrazione. Ideale? Non esattamente ma non ho trovato grosse mediazioni, se avete idee migliori, sono aperto a suggerimenti…
  • L’indirizzo email: ok, questo è sufficientemente lineare. La non derogabilità dell’indirizzo rispetto a quello dei censimenti ci ha consentito di bonificare, negli anni, decine di migliaia di censimenti.

Ma il punto centrale di questo articolo non è questo. Il punto è che… a prescindere da quale sistema informatico o quale sia il processo implementato, se ci sono pochi posti disponibili a fronte di tante richieste… il risultato è una carneficina che lascia tutti scontenti.

Le Piccole Orme, più o meno in tutte le regioni grandi, sono un esempio: male comprese dalla maggioranza dei capi vengono presentate ad una platea di bambini troppo estesa (“non sono un evento per tutto il CdA!”) e con sempre meno disponibilità di capi (tipicamente, chi “lamenta” la mancanza dei posti è sempre chi non si è reso disponibile…).
Di recente, anche le proposte di formazione istituzionale (CFM e CFA) cominciano a risentire dello stesso problema.